attraverso la città in movimento
come una foglia portata dal vento
staccata per sempre dall’albero che mi ha dato la vita
non ho una meta né un senso
non sono frutto, non sono fiore non seme
solo foglia nel vento, o solo niente.
Poi tutto passa
i piedi tornano a toccare terra
lo sguardo si posa sulle COSE REALI
ri-torno in me (o quella di prima ero la vera io?)
ho il pieno possesso delle mie facoltà.
Mi do da fare
cerco di provare
a diventare piccolo arbusto
radici
fusto
rami
fronde e foglie
frutti e
semi per dare la vita.
Un po’ d’acqua sì,
lo sguardo caloroso del sole
e posso stare così,
a cercare di crescere, di rinforzarmi
sperando che una nuova folata di vento
incurante delle tenere radici
non mi faccia tornare a sentirmi foglia.
Certe volte mi sento persa in mezzo al movimento che mi circonda… mi osservo dall’esterno per capire cosa sento e non capisco niente. Non sento neanche più il distacco dall’albero che mi ha dato la vita, non mi sento foglia e non sono più neanche seme. Non so se mai darò frutti di qualunque tipo. L’unico rimedio sono le piccole cose reali, quei respiri quotidiani di cui non siamo mai abbastanza grati. Ti capisco… è bella e piena di verità questa cosa che hai scritto. C’è il dolore, lo smarrimento e la vita. C’è la forza che non sai di avere.
Grazie Vic, è bello sapere che c’è qualcuno che a volte si sente ‘spaesato’ come capita a me. Dici che non sai se darai frutti, ma secondo me lo fai tutti i giorni, seminando piccoli momenti di vita reale che condividi con gli altri. Non è poco, c’è forza anche in questo.