La primavera che mi (e)rode

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Edward Hopper, "Second Story Sunlight"

L’aria di primavera mi erode fino alle fondamenta

facendomi sfaldare come una spiaggia ingurgitata dalle onde della risacca.

Mi sgretolo sabbiosa nelle acque limpide del mare,

il corpo si disintegra in mille brandelli senza forma

e resta solo un povero scheletro da laboratorio a resistere ai duri colpi della stagione.

E’ la primavera! Quel momento magico in cui madre natura fa rinascere fiori, piante, profumi e colori

e il sole comincia a tirar fuori la grinta che gli è propria

e si prepara all’intensa attività estiva

e tutti sono allegri, spensierati,

perché è proprio dell’aria di primavera infondere questo stato d’animo.

A me invece questa stagione m’ammazza,

mi tira giù, mi spezza le ginocchia

mi sento come uno straccio bagnato, pezza usata fino all’impossibile che va solo buttata nel secchio

insomma forze zero, ma tanta voglia di migliorare, eh!

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Edward Hopper, "The Lighthouse at Two Lights"

Domenica sono andata a pranzo al Cul de Sac, e alle pareti erano esposti i quadri di una pittrice di cui non ricordo il nome, che proponeva le repliche di famosi quadri di Edward Hopper.

Ce n’era uno in particolare che mi ha colpito molto, è molto famoso ed è quello che pubblico in apertura di post, mentre questo qui a destra non era in mostra, ma rappresenta bene lo stato d’animo che mi tiene in ostaggio in questo momento.

Da quando li ho visti, non so perché, ho in testa l’immagine di una spiaggia erosa.

7 commenti

  1. Io invece amo la Primavera e il fatto che mi senta uno straccio dipende solo dalla salute che non ho, a tratti… diciamo, che la primavera mi tira su laddove sia possibile.
    Hopper lo amo e, insieme a Picasso e Mondrian, lo metto tra i miei pittori preferiti 🙂

    Prendi il lato positivo dell’erosione: lo sai che elimina la sabbia in eccesso! 😉

  2. Anche io la amo la primavera, è lei che non corrisponde il mio sentimento! 🙂
    Quanto alla sabbia in eccesso, dovranno passare molte primavere prima di ottenere il risultato sperato… 🙁

  3. ma guarda koral che la faccenda è nota.. arrivano i pollini e se tu non sei un’ape la cosa t’ammazza, sì! Se avessi visto la mia faccia da mico vileda con tre soli peli, cioè quella con cui mi aggiravo oggi in un supermercato, avresti capito che è un sentire comune. Cointrastante, ma comune. Davanti agli scaffali tre minuti senza sapere dove poggiare gli occhi… senza sentire che sei in quelle condizioni da tre minuti… è lei! E’… la Primavera…

  4. @areadibroca
    Mia cara Area-di-Mocia, è vero, “E’ la primavera!!”, come cantava la brava Marina Rey. Ed evidentemente non sono un’ape, oggi mi stavo strozzando con l’ingestione involontaria di un polline killer volante… Quando finisce ‘sta rottura?
    p.s. mi sa che ti ho sognata stanotte, ma non mi ricordo nulla del contesto in cui eravamo.

  5. @areadibroca
    Naaaa, niente del genere. Era qualcosa di intenso ma proprio non me lo ricordo!!
    p.s. ho lanciato una freccia 😉

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