#Segni del destino

La ragazza non si applica. E’ discontinua. Potrebbe fare di più”.

La strada segnata in una pagella delle elementari.

13 commenti

  1. Le mie pagelle delle elementari erano agghiaccianti: ottimo questo, perfetto quell’altro, niente da dire su bla bla bla… :S mi viene da piangere. Se poi penso che quelle di mio figlio sono identiche, allora mi viene da piangere moltissimo.
    Forse dovrei scrivere dei biglietti da attaccare al frigorifero che possano contrastare quello che si è scritto Ale e che dice così: “Ale devi studiare!” e poi fare anche un altro paio di cosette per ristabilire un po’ l’equilibrio… scusate, stavo pensando “ad alta voce” 😀

  2. In seconda elementare ho preso la coppa come Miglior Alunno della scuola. Ce l’ho ancora.
    Da lì al 36 della maturità è successo di tutto.
    Dal 36 ai miei 43 altro ancora.
    Ora aspetto che accada altro.

    La prima volta che ho letto il post mi è sembrato che avessi scritto “la ragazza non si appiccica”.
    Come sto…

  3. “Raffaella può fare tutto, basta che lo voglia”…
    Così disse la prof. d’italiano al padre di questa amica mia, segnando per sempre il suo futuro. Lei, infatti, dapprima si perse in quel tutto, pensando che fosse la mancanza di volontà a fregarla e assumendo su di sé tutti i carichi e le responsabilità del mondo. Poi, pian piano si ritrovò, pezzo per pezzo, e si ricostruì con tutta la volontà di cui disponeva. Ora, sembra che vada meglio in quanto ad autostima, ma ogni tanto ancora dubita e si chiede “sarà colpa mia?”.

  4. Come ti capisco… è il destino di noi poveretti nati senza “gancio”. Coraggio!

  5. @lo scansafatiche, il miglior alunno della seconda elementare, la prima della classe, la svogliata e lo sganciato:
    Vedo che queste terribili esperienze scolastiche hanno segnato un po’ tutti, nel bene o nel male 😉
    La cosa peggiore non è quando pensi che stanno dicendo un sacco di stupidaggini, ma quando dai così peso ai giudizi altrui da farli diventare tuoi, anche e soprattutto se sono giudizi su di te.
    Almeno adesso, invece di fare quelle tristissime rimpatriate coi compagni di classe che non funzionano mai, mi ritrovo con piacere a condividere con dei buoni amici questa “classe” virtuale. Ciao compagni (se volete anche con pugno alzato), a domani.

  6. @Koralyn sono commossa. Che cosa meravigliosa scegliersi i compagni “di classe”: finalmente condividere il tempo, i pensieri, il cazzeggio, il bene e il male con qualcuno che non ti è capitato accanto senza motivo ma perchè hai avuto la fortuna di incontrarlo e il buonsenso di tenercelo (accanto, intendo)… Non so perchè scrivo in seconda persona 😐 ma sono felice di essere qui a scrivervi 😀 (non sto dando del “voi” a Koralyn… era un messaggio collettivo, vabbè stasera va così)

  7. ‘Ebbene sì, maledetto Carter, ci hai scoperto anche stavolta!’
    Cara Koralyn, questo post di due righe ha colpito nel segno molto più di certi ‘pipponi’ che ogni tanto ci (mi) scappano!!

  8. @Vicky Cara Vic eppure mi conosci: sai che non amo molto i “pipponi”, ma anzi sono una fan accanita del “Bignami style”. Che ci vuoi fare, sono una sintetica, ma non per questo brucio alla fiamma 😉

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