Fiori nuovi

Cammino, distratta occhi a terra testa in aria profumo dolce e familiare distoglie lo sguardo dall’asfalto: guardo in sù, oltre la testa una parete pastello fiancheggia la strada profumo inebriante leggero e frizzante. Smog e pensieri scomparsi volati via dentro una nuvola lilla che mi rapisce come il canto di una ninna nanna al bambino… Continua a leggere Fiori nuovi

Palpito di vita

E sogno di essere vera pelle, carne e sangue che vibrano al contatto con l’aria, la luce, la pioggia, il sole la mano di un uomo che fa esplodere di vita ogni più piccola e remota molecola di me. Il cuore sussulta, il battito impazza l’onda di emozione rimbalza sulle pareti della stanza che di… Continua a leggere Palpito di vita

Fuoco dentro

Mi sgretolo, mi spezzo mi lacero mi squarcio. Sì ancora dai, ancora un po’ posso sopportarne altro di dolore, come no. Ho le spalle larghe io, sono forte, incasso e vado avanti, brucio di rabbia e vado avanti, guardo una foto attaccata a una lastra di marmo penso che non è non è non è… Continua a leggere Fuoco dentro

Nelle linee della mano

Guardo da sempre le linee della mia mano le porto con me da una vita. Dicono che proprio la vita sia lì pre-scritta, in quei solchi di terra rossastra. Passato, presente, futuro: cose da fattucchiere credulone cui non ho mai prestato veramente attenzione. Solo, a volte, il gusto di credere in qualcosa di soprannaturale per… Continua a leggere Nelle linee della mano

Intermezzo

Andata. Sono sul motorino, in testa una canzone triste, una sciocca canzonetta magari neanche tanto triste, che però mi ricorda un passato lontano (… e sentirai di non avere amato mai abbastanza…). Un’adolescenza difficile e crudele come tante, passata a chiedersi quando sarebbe diventato tutto più facile, quando sarei stata felice. D’improvviso scendono le lacrime… Continua a leggere Intermezzo

vaga idea di realizzazione

Sento, prepotente e impellente, un senso di insoddisfazione e incompletezza, perché devo riuscire a esprimermi, a esprimere qualcosa di me in non so ancora quale mezzo e forma. Ma ancora non riesce a uscire. Forse un sogno mi aiuterà.

Piove anche oggi

piove, piove ancora, non smette più. cammino sui marciapiedi infangati facendo lo slalom tra le pozze estese voglio camminare, guardare la città alla velocità del passo, non motorino, non macchina né mezzi. piove, piove ancora e non smette più. almeno ci fosse l’arcobaleno.

Prima di parlare

Ieri la mia insegnante di yoga ci ha raccontato una frase che le diceva sempre il suo Maestro, in epoca ormai lontana, un vecchio saggio d’altri tempi che non c’è più o come dice, lei causandomi sempre un momento di ilarità ingiustificata, “ha lasciato il corpo” (al che io penso sempre “a chi lo ha… Continua a leggere Prima di parlare

Homo Piegatus

La mattina mi sveglio sempre ascoltando Radio 3, che di solito a quell’ora propone Prima pagina, un programma in cui, ogni settimana, un giornalista della carta stampata legge la rassegna stampa del giorno e poi risponde alle telefonate della gente da casa. Qualche giorno fa mi sono svegliata sentendo questa frase “…dato che è ormai… Continua a leggere Homo Piegatus

Estetica del Superbello – cap. 1

Il concetto di superbello ha origine nella cultura fumettistica nonché carton-animatesca, là dove il linguaggio di una serie di personaggi, invasati e vagamente surreali, si esprime con una terminologia nuova, coniata ad hoc per un pubblico di bimbettini attenti, impazienti di scoprire i mondi della fantasia. Sebbene abbia avuto il pregio di far sentire tutto… Continua a leggere Estetica del Superbello – cap. 1