Micheal Bay svela i segreti di Spielberg e di “Transformers”

Transformers5_800“Non ero un fan dei Transformers, ma penso che questo sia stato un vantaggio perché ha reso il film più accessibile anche a quelli che non erano fan dei Transformers”, ha dichiarato Michael Bay, il regista di Transformers, il film ‘adattamento’ della famosa serie TV a cartoni animati degli anni ’80, nelle sale in questi giorni. In un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly.com il regista racconta l’esperienza di lavorare con Steven Spielberg, executive producer del film.Transformers1
Il film ha già incassato 36 milioni di dollari nelle prime 36 ore di programmazione, inclusi 27,5 miliori di dollari il 3 luglio, primo giorno effettivo di programmazione – un nuovo record per un film in uscita di martedì.
In Italia è stato presentato in anteprima assoluta durante il Taormina Film Festival, alla presenza del regista e del cast, con effetti spettacolari sorprendenti, accentuati dalla splendida cornice del Teatro Antico di Taormina.
Bay
Gli effetti speciali e sopratutto le trasformazioni dei robot sono davvero spettacolari. Come mai avete scelto questa strada invece di fare un semplice cartone animato?

“Gli effetti sono una parte fondamentale del film, sono il frutto di un lungo lavoro di ricerca e innovazione tecnologica e di miriadi di particolari che si affollano sullo schermo per rendere gli effetti di luce e la sensazione dei diversi materiali.
Non è stato facile. All’inizio quando Spielberg mi parlò del film ho pensato che non avrei voluto dirigere un noioso film di cartoni per ragazzi. Poi però sono stato invitato alla Hasbro, alla Transformers School e mi sono stati presentati tutti i robot. Mi piacciono i film anime giapponesi e quei robot erano davvero bellissimi. C’erano tante immagini e una di quelle ritraeva un bambino che nascondeva uno dei Transformers dai genitori. L’idea che i robot possano essere i nostri migliori amici mi è piaciuta, ha messo in moto la mia fantasia”.


Cosa si prova a essere stati scelti da Spielberg per dirigere un film come questo? Lui ha sempreTransformers2 seguito la tua carriera fin dagli esordi…

Mi chiamò perché a 27 anni avevo fatto un pubblicità che aveva avuto un certo successo. Un giorno il mio agente mi disse: “Steven ti vuole vedere” e io “Steven chi?”, “Steven Spielberg!”. Quando avevo 17 anni
ho lavorato alla LucasFilm mentre stavano producendo I predatori dell’Arca Perduta per la realizzazione dello storyboard. Conoscevo il film e francamente pensavo che ne sarebbe stato risucchiato (ride).

Poi l’ho incontrato alla prima del film e “ops! che bello!”. Ma Steven non se l’è mai presa.

Si dice che in alcuni momenti Spielberg sia venuto da te a chiedere come intendevi girare certe scene…

Si, è vero. Il bello di lavorare con Steven era che quando veniva nel mio studio io lo bloccavo subito chiedendogli dei consigli ‘Oh Steven, pensavo di fare questa scena così e girare quest’altra in quest’altro modo’. E per lui era ok. Ma se lo tocchi sui suoi lavori allora si capisce quato sia un regista competitivo.

Per rendere il film moderno e adatto al pubblico di oggi hai fatto molti cambiamenti rispetto alla serie originale degli anni ’80, come ad esempio modificare il volto di Optimus Prime. Un decisione che molti fan non hanno apprezzato. Si dice che hai ricevuto minacce di morte...

No, sono voci false. al massimo persone che mi hanno detto:”Dannazione, Michael Bay, hai distrutto la mia infanzia, dannazione, ti darò la caccia”. La gente è molto affezionata ai suoi ricordi d’infanzia, ma probabilmente ha un ricordo della serie anni ’80 migliore di quello che è in realtà…

Per approfondire trovate il resto dell’intervista su Entertainment Weekly

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