Mobile Art, arte in movimento

mobileart_3.jpgE’ stato inaugurato il 12 marzo ad Hong Kong il Mobile Art, un padiglione per l’arte contemporanea ideato dall’architetto Zaha Hadid su commissione di Karl Lagerfeld per Chanel. Il Mobile Art è un progetto itinerante, una struttura aperta al pubblico che si sposterà per il pianeta partendo da Hong Kong e toccando Asia, Stati Uniti ed Europa, esponendo in giro per il mondo le realizzazioni di una ventina di artisti contemporanei internazionali (tra i quali anche Yoko Ono) che per le loro opere si sono ispirati ai valori che hanno reso uniche le creazioni di Chanel, in particolare le famose Chanel Bag.

Il Mobile Art di Zaha Hadid

Zaha Hadid è un’architetto irachena legata alla corrente del decostruttivismo. La prima architetto donna che ha vinto il Premio Pritzker, ha conquistato grande notorietà con progetti originali realizzati in tutte le parti del mondo (a Roma possiamo ammirare il MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, almeno per la parte finora costruita).

Alla base del Mobile Art di Chanel sta, ‘manco a dirlo’, un’operazione promozionale di marketing, dettata dalla necessità di trovare nuove strategie di comunicazione per il brand colosso della moda, della serie ‘non sanno più che inventarsi per vendere’. Però stavolta l’operazione sembra proprio riuscita, perché è stata fatta in modo intelligente, legando il nome dell’azienda sponsor a quello di architetti, artisti e letterati e arricchendo l’aspetto culturale della comunicazione con nuovi originali elementi. Con questo mix di arte all’avanguardia e moda i vertici della maison hanno inoltre cercato di cogliere lo spirito delle origini della casa, lo spirito di Coco Chanel.

Mobile Art a Hong KongIl sito web del Mobile Art è un affascinante viaggio virtuale attraverso il bel progetto, con una carrellata sugli artisti in mostra, i curatori, le tappe del tour. Ma non illudetevi per quanto riguarda l’arrivo in Europa: nessuna città italiana vi è inclusa. Così per visitare il Mobile Art dovrete andare a Parigi o a Londra: un motivo in più per fare un bel viaggetto romantico! Ah, ricordatevi di prenotare il biglietto d’ingresso, il Mobile Art è sì aperto a tutti, ma sempre a pagamento (è pur sempre marketing; di classe, ma marketing!).

2 commenti

  1. Zaha Hadid è, insieme a Frank O. Gehry, uno dei miei architetti preferiti.

    Mi ha sempre colpito il fatto che, nonostante fosse nata donna a Baghdad, sia riuscita a conseguire un master in matematica, a laurearsi in architettura e ad affermarsi con dei progetti tutt’altro che convenzionali.

    Il fatto, poi, che fosse una matematica mi ha affascinato fin dall’inizio, anche perchè guardando i disegni e le forme progettate s’intuisce la sua preparazione.

    Per fortuna, presto avremo una visione completa del suo bellissimo progetto del Maxxi a Roma, in via Guido Reni, una costruzione che, ne sono sicura, sarà meta di turisti da tutto il mondo.

  2. Passo spesso a Via Guido Reni per “controllare i lavori” Sono molto curioso di vedere il progetto finito.

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