C’è carenza e carenza

Uomini e donne: fortunatamente non si tratta solo di una trasmissione televisiva di bassa lega con tronisti ingelatinati, ma dell’incontro di due universi a volte molto, molto lontani.

Lontani per abitudini, modi di pensare, modi di provare emozioni. E lontani anche nella capacità di soddisfare i propri bisogni (anche se fortunatamente a volte i loro bisogni si incontrano e l’uno riesce a soddisfare l’altro nel modo più appagante: il sesso!!!).

Così le ragazze si ritrovano spesso a dividersi tra uno spasmodico bisogno di fare shopping (meglio noto come “Sindrome da Shopping Compulsivo”) e un irrefrenabile desiderio di dolci. Una vera e propria “carenza di zuccheri” meravigliosamente rappresentata dall’espressione della lady di giallo vestita, che seduta nella sua Rolls Royce diceva all’autista: “Ambrogio, ho voglia di qualcosa di buono…”, riferendosi al famoso cioccolatino doc.

Se la donna, soprattutto quando è stressata e depressa, manifesta spesso una ‘carenza’ di dolci (per compensare altre mancanze ben più profonde…), anche all’uomo capita di sentirsi scompensato, di sentirsi a disagio per qualcosa che gli manca, che però non riesce subito a mettere a fuoco. A volte si tratta di una “carenza di partita di calcetto con gli amici”, altre di una “carenza di partita di calcio in tv”, altre ancora di una “carenza di partita a carte/tennis, ecc. ecc.”

Ma la donna che gli sta a fianco e che conosce bene il suo uomo sa: sa riconoscere i suoi bisogni prima di lui, sa fare chiarezza e mette a fuoco il problema all’istante: “Amò! Ma che cos’è questa carenza d’abbacchio che ti affligge?”. (Tratto da una storia vera).

5 commenti

  1. Uhm… sindrome da shopping compulsivo… carenza di zuccheri… mi sa che devo ancora mettere a fuoco il mio VERO sesso! Chissà che il network planetario non salga improvvisamente alla ribalta per l’outing del suo Capitano! 😀

  2. Oddio no, capitano, non fare così, ti prego! Sono sicura che nel tuo intimo, quando sei un po’ depresso, sei più stimolato all’idea di addentare una costoletta d’abbacchio che non di andare a fare shopping come una “donnicciuola”… ti prego, pensaci, profondamente, e dimmi che è così… 😉

  3. Dipende, Lucy… se lo shopping è di tipo hitech allora è difficile resistere! 🙂
    E poi vuoi mettere un babà, una sfogliatella o una millefoglie rispetto all’abbacchio? Vabbè, ne riparliamo, ora devo andare a depilarmi perché stasera esco con le amiche a fare shopping che ci sono i saldi, e poi tutte in pasticceria! 😀

  4. @BDB
    Hai ragione, anch’io non resisto di fronte a un bancone di pasticceria o dentro un negozio di prodotti Hi-Tech, anche se l’abbacchio e la porchetta, insieme a un bel litrozzo di rosso, trovano sempre un posto d’onore nei miei momenti di sollazo 😀

  5. E’ incredibile, ma per dovere di cronaca devo riportare l’accaduto. Un amico mi raccontava che lo scorso sabato sera era a casa della ragazza e della sua coinquilina a dar loro una mano in casa, quando si è presentato il fidanzato dell’amica dicendo di avere una gran “voglia di abbacchio” e coinvolgendo tutti in una mega cena a base di abbacchio, appunto.

    Dunque confermo: un certo tipo di “maschio ruspante” si lascia davvero trascinare dal richiamo della carne!!!

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