Sabato di zenzero

mercatotrionfaleE’ sabato mattina, ho mille cose da fare dentro casa, ma non riesco a resistere al richiamo della passeggiatina per il quartiere del sabato, così mi infilo una tuta ed esco, sapendo già che la meta è una sola: il nuovo Mercato Trionfale a via Andrea Doria.

La struttura, inaugurata da poco più di un mese, è nuova di zecca e imponente, fatta anche con un certo criterio e non priva di gusto. Potrà anche non piacere a tutti e la sua costruzione ha dato vita a non poche polemiche – soprattutto a causa del Vaticano che pare abbia acquistato la metà dei parcheggi riservati ai clienti-, ma in qualche modo mi sembra che la situazione del quartiere sia migliorata, e già solo il fatto che abbiano finalmente tolto i banchi che imbrattavano via Andrea Doria da più di sei anni me lo fa apprezzare molto (certo, se venisse confermato che la casa situata a pochi metri di distanza, che si è “scollata” dalle case limitrofe con il terremoto di pochi giorni fa, debba lo “scollamento” ai lavori per la costruzione del mercato…). E poi così ho finalmente il mio mercato di quartiere, un luogo che mi ha sempre ispirato simpatia, forse perché girare per i banchi a curiosare tra cibi, frutta verdura e cianfrusaglie varie ha lo strano potere di rilassarmi.

Fondamentalmente sono uscita perché dovevo rifornirmi di una delle mie spezie preferite, il curry; so che al mercato c’è un banco che ce l’ha buono, profumato. La signora Irene è tutta contenta, mi mostra il libro di una giapponese che parlando dei mercati romani cita il suo banco di spezie come uno dei posti più incantevoli del mercato Trionfale (io mi fido, perché il libro è tutto in giapponese, ma in effetti tra gli ideogrammi si legge “Irene”: è lei! ). Così compro il curry, ma anche il tandoori e lo zenzero in polvere (della radice fresca non si sente mai abbastanza il sapore). Compro le altre due o tre cose che servono per il pranzo e torno a casa.

Si lo so, ho perso tempo e la mattinata è andata, così per mettere a frutto il “raid” al mercato improvviso un tortino di farina di polenta, mele e zenzero (qui la ricetta). Ne è valsa la pena: è davvero buono. Ora posso tornare a fare la casalinga disperata con l’animo più leggero.

3 commenti

  1. Sì è vero, i mercati rilassano anche se io preferisco quelli di abiti e cianfrusaglie agli alimentari, tra frutta, verdura e, soprattutto, pesce che puzza! Ma credo dipenda da adolescenziali trascorsi in cui venivano trascinata quotidianamente tra banchi di indivia e scarola, tra banchi e marciapiedi bagnati e maleodoranti… vabbè, si evince che c’ho un problema, anzi più d’uno! Infatti, ho sempre preferito i supermercati ai mercati, dove tutto è in ordine sugli scaffali…

  2. tranquilla, Vic, i problemi ce li abbiamo tutti, sei in buona compagnia. Certo, preferire i supermercati (o magari addirittura i centri commerciali!!) ai mercati è un pesante segno di squilibrio che andrebbe analizzato… 😉

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