Sono seduta sulla riva del fiume e lo guardo passare.
Aspetto.
L’acqua scorre velocemente
rinnovandosi continuamente
sembra sempre uguale
ma a ogni istante si rinnova.
Così ogni giorno sembra uguale al precedente,
– lacrime, dolore, solitudine, ricordo, emozione –
mentre piccoli mutamenti si affacciano timidamente
cercando di scuotere il mio torpore.
Sono in stand-bye. Aspetto di riprendere in mano la mia vita
invece di vedermela scorrere davanti.
Alla morte non c’è rimedio,
ma non si può morire per evitare il dolore che ne segue.
Così aspetto, ma solo dentro,
fuori lavoro, costruisco, rido.
E’ un lutto tutto interiore. Fuori
solo capelli lunghi
che continuano a crescere e non riesco più a tagliare.
E’ vero, sono molto lunghi i tuoi capelli, ma anche molto belli e non credo sia necessario tagliarli adesso. Quando ti vedrò somigliare al cugino IT ti avvertirò, tranquilla 😉
Un po’ come Sansone… e come Battisti in questo estratto da Speciale per voi (dal 40° secondo in poi)
🙂
Ola… ci sono eh!!
Cari Vicky e Klaus, per ora non mi taglierò i lunghi capelli, in effetti non sono male, e poi all’occorrenza posso pettinarli in avanti e diventare cugino It… Al livello di Battisti invece non riesco proprio ad arrivare… 😉