La perfezione di “The Dark Knight”

Heath Ledger è JokerSembrava impossibile che qualcuno potesse superare la maestria del ‘mostro sacro’ Jack Nicholson, eppure Heth Ledger, nella sua ultima, eccezionale performance del Joker in The Dark Knight (il titolo italiano Il cavaliere oscuro proprio non ci piace) ce l’ha fatta.
Follia allo stato puro, brividi di terrore lungo la schiena per la sola risata satanica e incontrollabile di colui che da sempre è l’acerrimo nemico dell’eroe pipistrello: Heath ha dato vita a una creatura terrorizzante, al confronto della quale il Joker di Nicholson sembra solo una ridicola, innocua macchietta. E il giudizio non è annebbiato dal dolore per la sua inaccettabile scomparsa…
Ma è tutto il film ad essere perfetto, grazie non solo alla regia sapiente di quel genio di Christopher Nolan, ma anche a un cast di veri big: Christian Bale che E’ Batman, e poi Aaron Eckart, Gary Oldman, Maggie Gyllenhaal, Morgan Freeman e il grande sir Michael Caine.
Più bello di Batman Begins, in questo film Nolan si è superato (grazie anche ad alcuni non trascurabili ‘accorgimenti’ come la sostituzione della pancottella inespressiva Katie Holmes con la bravissima Maggie Gyllenhaal. Talmente bello che richiede la doppia visione.

6 commenti

  1. Nolan non si è per niente superato, anzi. Il primo Batman era molto meglio, ma per carità, per Hollywood si calan le braghe volentieri.
    Questo film è una palla, tre quarti d’ora di preparazione, un’ora e quaranta di finale. Non finisce più. Ci vorrebbero i cecchini di Milosevic.
    H. Ledger (inaccettabile scomparsa? straricco, strafighe, strafatto, se vuole anche essere stramorto sono proprio affari suoi) recita(va) tre ore allo stesso modo, nel batman originale joker è psicopatico e cattivo ma anche burlone e geniale, qui no, è tutto perennemente all’eccesso di tutto, cattiveria, cupezza, carneficina, morti. Che palle.
    I film porno che funzionano sono fatti di un terzo di sesso e due terzi di niente, cioè viaggi in macchina, discorsi inutili, frasi senza alcuna necessità. Servono per creare l’attesa. Un film porno dove si scopa dall’inizio alla fine non lo guarda nessuno; dopo dieci minuti, fatta la prima pippa, si cambia canale.
    Qui, idem; dopo la prima sega (visiva), dopo il primo volo giù dal grattacielo, sai che palle: tre ore di ripetizione dell’eccesso, chi più ne ha più ne metta, col pipistrello con la raucedine (ma perchè?), il joker sempre con la stessa smorfia (…eccezionale performance? ma dove?), in mezzo il solito trambusto di petardi, esplosioni, 3D, ma un’idea interessante, piuttosto la morte (e infatti)!!!

  2. …azz… mi sa che non ti è piaciuto per niente… non sono d’accordo su nulla, ma il mondo è bello perché è vario 😉
    p.s. mi sa che sei uno a cui non è piaciuto neanche Sweeney Tood, così, per dirne uno…

  3. Non sono d’accordo neanche io con G.
    Il fatto è che Bob Kane ha inventato un personaggio meraviglioso, cupo e solitario, forte ma dannato, che solo Nolan ha saputo rappresentare con le giuste sfumature.
    Christian Bale è Batman e ben venga la voce roca, ben resa nel doppiaggio di Claudio Santamaria.

    In questo secondo capitolo poi, Heath Ledger non fa rimpiangere per niente il pur bravissimo Jack, anzi ci mostra il vero lato di Joker, quello della follia allo stato puro. Incontrollabile, terrorizzante, pazzo ma lucido, Heath avrebbe sicuramente avuto una carriera fantastica dopo questo film… purtroppo ci dobbiamo accontentare delle poche, fantastiche, performance della sua breve vita.

    Ringrazio Nolan per averlo scelto e per aver materializzato il mio personaggio preferito nel modo in cui lo avevo sempre immaginato.

    Ultima nota (di colore): ma quanto era fantastica la MOTO del cavaliere oscuro?!! La vogliooooo!!!! 🙂

  4. …vi invidio un casino credetemi! Non sapete cosa darei per potermi anch’io entusiasmare per così poco!

  5. Dicono che “la felicità è nelle piccole cose”. Sembra una banalità, ma forse un senso ce l’ha…

  6. @G.
    Mah… io al cinema mi voglio divertire senza stare a farmi troppe seghe mentali e, sprofondare nelle atmosfere di Gotham City, mi ha permesso di distrarmi dalle rotture quotidiane per due ore e mezza.

    Sono di gusti semplici e popolari, amo i fumetti, adoro Batman. Questo è il “mio” Batman, però, e non quello di Tim Burton, con tutto il rispetto per il regista che amo.

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