La musica interna

La musica interna delle persone

ora la ascolto con più attenzione

seguo il ritmo, l’andamento, e nel frattempo

recepisco il senso.

Ora le note stonate le percepisco a pelle.

Mascherate da cambiamento repentino della tonalità

una trovata geniale riservata a pochi eletti

che mi attrae nei meandri oscuri della mente superiore.

Ma no. Sono solo note stonate

quelle di una malattia mai curata

che ci fa credere possano essere tollerate, comprese, forse anche ammirate,

fino al punto di piegarsi al loro suono, disarmonico

stravolgendo il nostro piccolo essere.

E finalmente l’orecchio del mio inconscio sente

prima di me e mi avverte:

“Attenta. Quella è una nota stonata. Non devi rivedere l’intero spartito della tua vita per accordartici.

E’ solo una nota stonata

e stavolta non è la tua”.

spartito1

3 commenti

  1. Incredibile come, a un certo punto e non per caso ma per determinazione, si riesca ad affinare l’orecchio interno. E io, che ho sempre pensato che la grande carenza della mia formazione sia stata l’educazione musicale, ho sempre cercato la musica degli altri, pensando che la mia fosse stonata…
    In effetti non sbagliavo, lo era, ma il danno aggiunto era pensare che quella degli altri fosse intonata solo perché, magari, sapevano suonare uno strumento…

    Poi succede che, improvvisamente, si riescano a percepire le stonature degli altri e, contemporaneamente, ci si senta perfettamente accordati. Una sensazione strana, perché nonostante l’impegno nell’affinare i propri strumenti si resta sempre sbalorditi dinanzi ai risultati pratici. Io non lo so se non stonerò più, a volte ho talmente paura di farlo che rinuncio a suonare, ma poi ripenso al direttore d’orchestra che con la sua bacchetta, dolcemente o rigorosamente a seconda dei casi, mi guida e provo e riprovo con il rischio di sbagliare ogni volta.

    Quando, però, viene fuori la musica giusta è una gran soddisfazione, la più grande. Ecco, quello che viene fuori dai tuoi ultimi post è la musica giusta. E se sei riuscita a suonarla in un momento in cui ti senti priva di ritmo significa che il cambiamento, cui tanto agognavi, sta avvenendo. Merito tuo.

  2. Non so se questa sia la musica giusta, è solo la musica di un momento completamente nuovo che non ero preparata a vivere e col quale mi scorno in modo istintivo. Non credo di vivere un momento senza ritmo, piuttosto mi sento come se fossi una grancassa e qualcuno mi stesse suonando forsennatamente senza darmi il tempo di decidere che nota emettere. Non so niente, non so mai niente, quindi non so se il cambiamento è davvero avvenuto o sta avvenendo o sono solo sotto effetto ipnotico e prima o poi mi sveglierò e tornerò ad essere quella di prima, compressa nella mia paura di stonare e pronta a non suonare pur di non sbagliare. Ora mi sembra impossibile tornare ad essere quella di prima, non penso neanche di volerlo. Ma a questo punto credo che accetterò tutto quello che dovrò diventare.

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