Intermezzo

newyork_sunsetAndata.

Sono sul motorino, in testa una canzone triste, una sciocca canzonetta magari neanche tanto triste, che però mi ricorda un passato lontano (… e sentirai di non avere amato mai abbastanza…). Un’adolescenza difficile e crudele come tante, passata a chiedersi quando sarebbe diventato tutto più facile, quando sarei stata felice. D’improvviso scendono le lacrime e non riesco a fermarle. Ma possibile che piangi per qualunque cosa? L’imperativo categorico interno “ora smettila” non funziona. Eppure devo farlo, sto per arrivare a lavoro.

Intermezzo.

Una giornata lavorativa come tante altre, forse meno piena del solito. Non ci voleva. Ora sono in balia dei miei pensieri e finirò per perdermi di nuovo nella tristezza e nell’inquietudine che mi assilla in questi giorni. 10.00, 11.00, 12.00… 18.00, 19.00, è fatta, posso uscire.

Ritorno.

Sono sul motorino, dentro ancora un groppo al cuore che pesa come un macigno. Guardo verso il cielo; dopo un brusco temporale è tornato sereno in men che non si dica. Limpido, aria fresca, il sole del tramonto si riflette sulle vetrate dei palazzi. D’improvviso un sorriso. Possibile che basti questa immagine a farmi acquistare un briciolo di allegrezza?

8 commenti

  1. Beh a volte basta sintonizzarsi sul canale giusto.
    Ma poi il canale scompare e tocca risintonizzare tutto.

    Insomma:
    “Se dopo la pioggia viene il sereno… E se il sereno si rasserena da solo, allora non resta che brindare alla grigliata della sera prima. In attesa di giorni migliori. Chiaro no?

    Oh ma questo sopra sta sempre a beve Campari 🙂
    Arrivo Claudie’

  2. … a parte che quando non funziona l’imperativo categorico per smetterla di sentire Claudio Baglioni, il problema si fa serio e bisogna andare da uno bravo, ma la domanda è un’altra: allegrezza è l’opposto di tristezza? e tristia?! di allegria? 🙂 Dai che è venerdì, anzi sabato a quest’ora, e per il w.e. non ci sono variazioni di palinsesto significative!

  3. @Claudio
    Al bitter o al soda preferisco un buon bicchiere di Nero d’Avola! 🙂

    @Daniele
    E’ che a volte non è così facile sapere come sintonizzarsi sul canale giusto e si rimane un po’ intontiti a saltare da un canale a un altro, da un canale a un altro… ma poi passa, e arrivano giorni migliori. L’ho capito finalmente, ma quando ero “adolescente” facevo un po’ fatica a capirlo perché tutto sembrava “per sempre”. Benvenuto!

    @Vicky
    A parte che a una che gli piace Raf e lo canta a squarciagola in macchina non posso che rispondere “da una bravo dovresti andare anche tu!”, sei inibita dallo scrivere nuovamente le parole “palinsesto” e “variazione” su questo blog 😉

    @all
    o scusate, ma ogni tanto una defaianssse capita a tutti. Capiterà anche a voi ogni tanto di piangere per le cose più sceme, no? 🙂

  4. @Vic
    No, quella si chiama revisione, o tagliando. Dopo aver percorso vari chilometri di vita tocca farla sennò la psico-macchina non carbura 😉

  5. @nemoravi bella la battuta della FIAT! ma koralyn mi sa che non l’ha capita 😉

    cmq… pensavo… quindi, se la cattiva notizia è che alla nostra età ancora non è arrivato il momento in cui tutto è facile e si è sempre felici e per sempre, quella buona è che anche quando tutto va di cacca potrebbe tornare il sereno in un battibaleno 😀 non so se vi è chiaro, ma è inutile opporsi all’onda di tristezza che sale, allo sconforto che bussa alla porta, Meglio dare lenza alla vita, lasciare che faccia, che scorra finché non gira l’interruttore su UP (e ci si scopre con un sorriso a decorarci la faccia).

    Oppure tutti al supermarket per la scorta di Campari!!!

  6. Cara Daria,
    non so come raggiungerti per esprimerti tutto il mio affetto e la mia solidarietà.
    Un carissimo abbraccio fraterno,
    Alessandro (minimAL, per intenderci)

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